Ho letto quasi tutti i libri di Michael Crichton e questo è sicuramente il più “anomalo”. Non brutto, intendiamoci, ma molto al di fuori dei suoi schemi. Già in Punto Critico si nota la vena indagatrice e puntigliosa dell’autore, e in Stato di Paura diventa quasi ossesionante. Il libro si può leggere/interpretare in due modi: il primo, il thriller con una trama a tratti esasperante soprattutto per uno dei protagonisti (l’avvocato) che subisce tanti di quei tentativi di omicidio da risultare poco credibile, mi vien da pensare che Crichton ce l’abbia con gli avvocati! ;-)
Il secondo è il libro denuncia. La storia gira fondamentalmente intorno ad una teoria: l’aumento della temperatura terrestre dovuto al fattore umano. Ho usato appositamente la parola “teoria” e non “fatto” in quanto…beh per capirlo leggetevi le 600 pagine di libro e 40 di riferimenti bibliografici! :-)
Chrichton si scaglia contro lo status quo delle associazioni ambientaliste, diventate una macchina per raccogliere soldi, i quali servono solamente a finanziare esse stesse e chi c’è dietro; contro i media e il loro modo superficiale di divulgare le informazioni; contro tutti noi, oramai abituati a prendere come oro colato le informazioni che ci giungono dai vari media.
Il libro merita di essere letto e di rifletterci un po su. Non ci sono rivelazioni sconvolgenti ma sicuramente aiuta ad affinare un maggior senso critico nei confronti di tante affermazioni alle quali, spesso, si crede con troppa facilità.
Numerose sono le citazioni a riferimenti bibliografici, ed in particolare ad un libro che leggerò prossimamente: Bjorn Lomborg L’ambientalista scettico – Non è vero che la terra è in pericolo
Stato di paura di Michael Crichton
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