Il romanzo racconta i retroscena (immaginari o ??) dell’attentato al papa Giovanni Paolo II del maggio 1981.
All’inizio pensavo che leggere un libro che tratta di una storia vera non mi avrebbe entusiasmato…dato che se ne conosce la fine. Invece non è stato così.
Passate le prime pagine ad inquadrare i personaggi e le location (un po noioso), il resto del libro scorre con un ritmo e una crescente tensione. Pur mancando colpi di scena inaspettati, il romanzo gioca la sua carta migliore dipingendo in maniera accurata il clima politico russo nel periodo della guerra fredda e le trame spionistiche dell’epoca. Divertente il fatto che le spie siano “moglie, marito con figli”…molto lontano dall’idea di 007!
Jack Ryan non è il solito Jack Ryan ma un personaggio marginale, quasi goffo e senza nessuna “intuizione” particolare.
Il vero personaggio del libro è Zaitev…il rabbit…ovvero il russo che decide di disertare.
Red Rabbit di Tom Clancy
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