Come scegliere l’obiettivo della reflex

Con questo post voglio tratte alcune considerazioni su come scegliere l’obiettivo della macchina fotografica reflex da usare in una certa occasione.

Premetto che dispongo di una nutrito set di obiettivi per cui questi problemi me li pongo spesso dato che mi è impossibile portarli dietro tutti in una unica volta. Qui il mio corredo completo come si vede anche in foto.

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Prendo spunto da un interessante articolo dell’amico Sandro che fa una analisi molto tecnica degli obiettivi che utilizza quando fotografa. Analisi maturata grazie ai dati tecnici exif estrapolati da Lightroom. Qui il suo interessante articolo.

Sandro analizza l’uso in funzione degli scatti effettuati affermando che:

Così come nell’informatica, dove se si parla di benchmark le sensazioni non servono a nulla, e bisogna usare i Performance monitor per avere dati certi, anche in questo caso avere in mano numeri “crudi” può corroborare -o confutare- una nostra opinione.

Di tutto l’interessante articolo non concordo con questa affermazione. Dire che le sensazioni non servono a nulla è esattamente l’opposto di quello che io penso. E qui cercherò di spiegare il perché.

Ogni obiettivo ha una sua caratteristica ben precisa e non parlo dei meri dati tecnici  ma della resa vera e propria dell’immagine.  Ogni obiettivo ha una sua “personalità”. So che può suonare strano ma è la somma dei fattori tecnici che lo rendono tale.

Tecnicamente un obiettivo si distingue principalmente da:

  • un numero di lenti divisi in elementi e gruppi
  • numero di lamelle del diaframma
  • apertura minima
  • minima distanza di messa a fuoco
  • motore di messa a fuoco
  • presenza dello stabilizzatore
  • peso

Ci sono poi delle valutazioni tecniche molto importanti quali:

  • vignettatura
  • distorsione
  • risoluzione (test MTF)
  • aberrazioni cromatiche

Infine ci sono le considerazioni che non ritengo misurabili quali:

  • il bokeh ovvero lo “sfocato di fondo”
  • la resa cromatica
  • la profondità spaziale/tridimensionalità

Negli anni ho imparato che questi ultimi tre parametri sono quelli che mi influenzano di più nella scelta dell’obiettivo.  Ciò che mi ha aperto gli occhi è stata la lettura di un post di un “mito” con lo pseudonimo di Zott e il suo piccolo compendio di ottiche Canon.

Al di la del contenuto del compendio stesso quello che si evince è la “personalità” di ogni obiettivo. Personalità data non dai parametri tecnici ma dal risultato finale che poi è quello che conta.

Ma veniamo a quali sono i miei parametri di scelta dell’obiettivo.

Innanzitutto è tutto sempre in funzione di dove vado e cosa fotografo.  Non andrei mai in montagna con il pancake 40mm così come non mi porterei in una città solo il 100 macro.

Ci sono diversi fatto pratici: il primo è il peso. La Canon EOS 5D pesa 800 grammi.  Il 28-70 f2.8 ne pesa altrettando. Questa combinata che è la più classica impone un peso di 1,6 Kg. Vi assicuro che tutto il giorno con questo peso sul collo non è proprio piacevole. Da quando è uscito il piccolo pancake 40 mm f 2.8 (130 grammi) è quello che preferisco per le giornate di fotografia, come ad esempio alle Biennali di Venezia.

Diciamo che quando so cosa vado a fotografare faccio presto a decidere quale, o quali,  obiettivo/i portare. Più difficile quando vado in vacanza. Per capire ancora meglio proverò ad analizzare le peculiarità di ogni singolo obiettivo:

(riporto anche il rating del sito Fredmiranda che rappresenta una media tra la qualità dell’obiettivo e il suo costo valore max: 10)

Canon EF 28-70 f2.8 L

E’ l’obiettivo “allrounder” che uso di più. Escursione buona ma non esagerata. Grande luminosità. Capace anche di qualche buona macro. Bokeh bello. La nitidezza non è elevata ma si può correggere in sviluppo RAW. Resa dei colori neutra, va saturato in sviluppo. Distorsione minima. Senza il paraluce (che è grosso e ingombrante) la luce che entra in certe situazioni rovina la foto creando dei riflessi. Non è più in produzione sostituito dal 24-70 f2.8 e poi dal MkII. Il 28-70 è superiore al 24-70 prima generazione. Superato solo dall’MKII.

Gli manca la stabilizzazione ma si può vivere anche senza con tutto il vantaggio del risparmio di batteria.

Ecco i rating di Fredmiranda per confronto:

28-70 f.2.8 L = 9.7

24-70 f.2.8 L = 9.3

24-70 f.2.8 L MKII = 9.9

Se lo trovate usato non posso che consigliarlo.

Lo uso tendenzialmente da solo oppure insieme al 17-40 f4 e al 70-200 f2.8.

Canon EF 40mm f2.8 pancake

Piccolo e discreto, leggero. Nitidezza eccellente anche a tutta apertura.  Colori reali e molto bilanciati. Bokeh discreto. Con la tecnica dei: “passi indietro e avanti” fa dimenticare il bisogno di uno zoom. Se non avete mai provato un’ottica fissa provatelo e capirete la differenza.

E’ il mio preferito per tutte quelle volte in cui:

a) non mi porterei la reflex perché troppo ingombrante

b) mi aspetta una lunga giornata di foto

Con il pancake la coppia macchina obiettivo non raggiunge il chilo di peso.

Rating Fredmiranda: 9.1

Canon EF 17-40 f4

Ottimo grandangolo, leggero. Un po’ piatto e buio ma del resto lo uso quasi sempre a 17 mm come supergrandangolo. Le alternative sarebbero il 16-35 f2.8 L MkII o il 17-35 f2.8 L ma entrambi sono più pesanti e costosi e per il mio uso di grandangolo (con parsimonia) non farebbero nessun senso.

Rating Fredmiranda: 9

 Canon EF 70-200 f2.8 L IS

Il più bell’obiettivo che abbia. Un primo piano fatto con questo obiettivo regala delle immagini uniche. Colori splendidi, spazialià e nitidezza eccezionali. Un solo difetto: il peso di 1,6 kg.

Ma quando dovete fare dei primi piani o ritratti o comunque fare foto mantenendo una certa distanza dal soggetto questo obiettivo vi rende tutta la fatica che fate per portarlo in giro.

Oggi mi prenderei il 70-200 f4 L IS ma a suo tempo non c’era o meglio c’era la versione non stabilizzata per cui ho optato per questo.

E’ impegnativo da usare…ma rende moltissimo!

Rating Fredmiranda: 9.4

Canon 100 mm f2.8 IS macro

I 100 macro di Canon li ho avuti tutti. Dal vecchio 100 f2.8 al precedente f2.8 senza stabilizzatore. Tutti dei grandissimo gioielli come macro. Non facili da usare per via della ridotta profondità di campo ma per un appassionato di macrofotografia come me un must da avere in borsa.

Rating Fredmiranda: 9.6

Canon 50 mm f1.4

Obiettivo stupendo estremanente luminoso, ottimo per ritratti. Bokeh e nitidezza da riferimento.

Lo uso molto poco, specialmente da quando ho il pancake 40 mm e invece dovrei usarlo di più!

Rating Fredmiranda 8.9

Canon 300 mm f4 IS

Uno spettacolo di teleobiettivo. Tridimensionale e preciso. Peccato solo che il peso non mi permetta di portarlo più spesso con me. Lo uso veramente poco e solo in occasioni particolari.

Rating Fredmiranda: 9.6

Canon MPE-65 mm 1-5x macro f2,8

Comperato ad un asta su Ebay quache anno fa devo avere ancora il tempo di usarlo. Questo è un obiettivo molto particolare. Tanto per dire ha la messa a fuoco manuale.

Il rating Fredimiranda è di 9.8 il che la dice lunga. Spero prima o poi di riuscire a fare qualche scatto con questo gioiello.

Concusioni

Questo post nasce con l’idea di confutare la tesi dell’amico Sandro secondo cui analizzare dai dati statistici l’utilizzo più frequente di una certa focale possa aiutare a determinare la scelta di un obiettivo piuttosto che un altro.

Io ritengo che siano due dati completamente slegati.  Si tende a usare l’obiettivo più “comodo” . Anche se si hanno nella borsa diversi obiettivi, il cambio è sempre una operazione delicata e scomoda. L’obiettivo ideale  un 17-200 f2.8 stabilizzato, nitido come una lama, con un bokeh da paura non esiste e mai esisterà. E’ chiaro che  se ho un obiettivo che mi copre un ampio range finirò per usare prevalentemente questo.

Il bello di avere una reflex sta proprio nel cambiare obiettivo e cambiando obiettivo è come cambiare punto di vista dal mirino della macchina.

I 40 mm del pancake sono diversi dai 40 mm del 28-70 e dai 40 mm del 17-40.

Spesso scelgo l’obiettivo perché so che per quel tipo di foto che vado a fare le foto verranno bene con quell’obiettivo.

Ogni obiettivo ha un suo carattere, una sua personalità, una sua resa cromatica, una precisa nitidezza, un suo bokeh…in poche parole ogni obiettivo è un mezzo unico e diverso per interpretare la luce che entra nella macchina fotografica e che va a fissare la nostra immagine sul sensore. Non c’è nessun “parametro tecnico” ma solo sensazioni…non misurabili se non a “pelle”!

 

 

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2 commenti

  1. Ciao, volevo chiederti alcune cose sul 28-70 f 2.8, l’ho acquistato usato da poco, e lo ho usato per la prima volta ad un matrimonio usandolo praticamente sempre a 2.8 – premetto che non ho ancora scaricato le foto, ma mi sembrano un pò poco nitide ed incisive – volevo avere un tuo parere, sempre che tu l’abbia mai usato per questo scopo ed in una chiesa abbastanza buaia!
    Grazie Emanuele

    1. Si ti confermo che a 2.8 è molto molto “morbido”.

      Devi chiudere il diaframma per avere più nitidezza. Io normalmente lo uso a f8, poi dipende dal soggetto e dalle condizioni.

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