Premettendo che di fattura elettronica me ne intendo abbastanza dato che sviluppo i software per generare dai miei gestionali l’XML oggi mi sono imbattuto in una di quelle situazioni assurde tipiche all’italiana anche se siamo in Alto Adige.
Mi fermo al distributore Q8 di via Castel Firmiano e prima di iniziare il rifornimento vado dal gestore per chiedergli se posso avere la fattura elettronica. Questo mi dice che l’unico modo (suo) per averla è usare una carta prepagata. In poche parole dovrei prepagare una carta (esempio 300 euro) da una società e poi rifornirmi usando l’importo a scalare. Così poi ricevo la fattura elettronica relativa a fine mese. Il tutto detto con una certa strafottenza come se fosse l’unico distributore sulla terra.
Dunque fammi capire io devo anticipare un tot di soldi per fare rifornimento ed avere ciò che mi dovrebbe spettare di diritto?
Grazie e arrivederci, gestore non avrai i miei euro!
Sfiduciato ma non arreso mi fermo all’Eni di via Druso poco prima di piazza Adriano. Chiedo al gestore la stessa cosa e molto gentilmente mi risponde che non c’è problema. Faccio rifornimento al self, pago con il bancomat e quindi vado in ufficio dove mi chiede la partita Iva. I miei dati aziendali balzano sullo schermo et voilà, fattura elettronica fatta. Il software che usava permetteva anche l’uso del QR code ma evidentemente non aveva la pistola. Poco importa dato che con la partita iva ha recuperato tutti i miei dati. Questo è un servizio disponibile dal ministero che può essere interfacciato a software terzi.
Sono certo che questa storia della prepagata la propineranno diversi gestori e personalmente la trovo decisamente assurda. In questo modo queste aziende si “ingrassano” di valuta su tutto il contante anticipato, come se il carburante con costasse già abbastanza! Tutto per la pigrizia del gestore di non dotarsi di un software per la generazione della fattura elettronica, che, diciamolo, alla fine non è nulla di fantascientifico.
Ma di questi fatti ne succederanno molti. Tanto per citare un altro esempio, quelli di MyCicero, portale che permette il pagamento dei parcheggi mediante una app con sistema di prepagato e fattura a fine mese hanno mandato una comunicazione qualche settimana fa dicendo che da gennaio la fattura elettronica avrà un costo di 0,10 cent!!! 0,10 cent per cosa? Per un XML invece di un pdf? XML che potete mandare al commercialista direttamente nel suo software e far risparmiare a tutti un sacco di tempo per riportare i dati! Mah!
Siamo al teatrino dell’assurdo ed è solo il 10 gennaio.
Benvenuta fattura elettronica, ennesimo balzello a carico della partita iva.
… senza considerare che, ai sensi del comma 8 dell’art. 21 del D.P.R. 26.10.1972 n. 633 (Istituzione e disciplina dell’imposta sul valore aggiunto), “Le spese di emissione della fattura e dei conseguenti adempimenti e formalità non possono formare oggetto di addebito a qualsiasi titolo.”