Prima dell’hobby della fotografia, di quello della subacquea, prima di diventare un papà che racconta fiabe avevo una unica passione: viaggiare in moto. Negli anni “pre-papà” ho viaggiato molto: quasi tutta l’Italia, la Spagna, la Francia, la Germania, il Belgio fino all’ultimo grande viaggio in Irlanda. Poi è arrivata Anna (13 anni fa) e la moto è rimasta giusto per qualche veloce gita domenicale. Mentre una volta i week end in moto erano una consuetudine erano oltre 14 anni che non me ne concedevo uno. E così approfittando del festivo lunedì di pentecoste siamo partiti alla volta della Toscana meta la Garfagnana. Li ci attendeva un ameno agriturismo come base per le due notti.
Agriturismo Borgo Biaia
Volevo arrivare in autostrada fino a Verona per poi percorrere le statali fino alla destinazione. Causa code in autostrada il percorso in autostrada sia all’andata che al ritorno si è invece limitato alla tratta Bolzano-Egna/Ora. Tratta che comunque da percorrere in moto è piuttosto spiacevole causa le tre lunghe gallerie. L’aria li dentro è decisamente inquinatissima di gas di scarico.
All’andata ho percorso le statali nei pressi di Mantova, Modena fino all’Abetone per poi giungere in Garfagnana a Campogargiano.
Dopo quasi 15 anni il modo di viaggiare non è cambiato molto se non per un piccolo ma significante dettaglio: il navigatore satellitare. Il primo navigatore (a simboli grafici) lo ho avuto in auto dal 2001. Da lì in poi le mappe sono andate in pensione. Da quando ho l’iPhone sono passato alla versione TomTom. Ritrovarsi a fare soste ogni tanto per consultare la cartina è stato divertente! :-)
Un’altra cosa diversa è stato il fatto di aver fatto veramente poche foto. Moto e fotografia non si sposano molto a meno di non fermarsi spesso…ma questo mal si sposa con la mia indole da “macinachilometri“!
Aver comunque sbagliato strada due volte mi ha permesso di passare in bellissimi posti che altrimenti non avrei visto, come ad esempio il Ponte del Diavolo che si vede nelle foto. Questo è anche il bello del viaggiare in moto…senza navigatore! ;-)
Per me infatti in moto la meta non è la destinazione ma il viaggio stesso. Quando si arriva da qualche parte finisce il “bello”!
Il secondo giorno ci siamo diretti attraverso un lungo giro verso il mare costeggiando la Versilia. Viareggio non mi è piaciuta molto, chissà perché ma mi aspettavo un posto completamente diverso.
Al ritorno ci siamo fermati a Lucca, città medioevale molto affascinante. La torre Giunigi con il suo “ecotetto” verde ha messo a prova le mie vertigini ma da lassù si gode di una vista splendida sulla città.
Tutta la zona della Garfagnana è invece uno spettacolo da percorrere in moto: strade tortuose, curve a non finire e paesaggi bellissimi.
Ci sono posti che sembrano fatti per essere goduti sulle due ruote e questo tratto di appennino lo è sicuramente.
L’agriturismo presso il quale eravamo alloggiati, Borgo Biaia, scelto da un pacchetto regalo, Emozione3, (fattomi da Ale lo scorso anno) è stato una piacevole scelta. In realtà uno dei pochi ad evere delle recensioni decenti su Tripadvisor offerte dalla rosa di Emozione3.
Sarà anche l’ultima volta che prendiamo uno di questi pacchetti, sembra che ci sia molta scelta ma in realtà di decente ce ne sono veramente pochi. Fortuna che c’è Tripadvisor…ma anche no! Il ristorante annesso la Poiana, nel quale avevamo due cene comprese, su Tripadvisor non era recensito gran che bene e invece abbiamo mangiato molto molto bene. Del resto in questi luoghi molto casalinghi è anche normale trovare delle discrepanze molto alte di pareri. Fortunatamente la cucina casalnga è tale proprio per essere vera e non industriale. Per fare un paragone basti pensare alla frutta dei supermercati. Bella, sempre uguale ma con poco sapore. Quella del piccolo fruttivendolo è invece molto più buona ma non sempre così bella.
Il ritorno, cercando di evitare di ripercorrere le stesse strade, per quanto possibile, sono passato per l’entroterra emiliano dalla parte di Reggio Emilia e Parma.
Pausa panino in un pittoresco (molto pittoresco) bar ristorante fuori mano, l’Osteria dei Laghi di Seta. Un luogo che non esiste su Tripadvisor.
Per non farci mancare proprio nulla a livello di curve e paesaggi da sogno, ultimo tratto attraverso la Gardesana Occidentale .
Un bel week-end, 1400 i kilometri percorsi, quasi 30 ore in sella. Prossimo anno si ripete!