Nonostante io sia un lettore di fiabe e un accanito sostenitore che troppa TV o altri aggeggi mediali (tablet, smartphones, consolles, ecc.) facciano male ai bambini non posso certo dire che i miei figli non abbiano mai guardato dei cartoni animati. Non amo estremizzare nulla, preferisco una strada più mediata e ragionata. Ogni tanto un cartone animato ci sta anche purché non diventi il punto focale della giornata. Ci sono momenti in cui “guardare il cartone” diventa anche un valido aiuto per far star buono il piccolo mentre si sbriga qualche faccenda. L’importante è non eccedere e non usare la Tv come surrogato educazionale. Qualche giorno fa, ad esempio, a cena con un gruppo di persone ho assistito ad una scena che mi ha fatto riflettere. Un bambino sui 6 anni, figlio di uno dei partecipanti, ha passato l’intera serata a giocare con il tablet! Ora capisco che forse il bambino si possa annoiare in mezzo a tanti adulti, ma c’è una differenza tra giocare una mezz’oretta e diverse ore! Inoltre a quell’età forse è proprio la noia che stimola la fantasia.
Tornando al discorso cartoni animati vorrei soffermarmi sulla scelta degli stessi.
Fermo restando di non eccedere con i tempi come si può valutare un cartone? Beh almeno quello dobbiamo cercare di prenderci il tempo per farlo. Oggi grazie al digitale e/o satellite si dispone di una buona varietà per scegliere.
Personalmente valuto il contenuto e se lo ritengo adatto per l’età del piccolo. E’ una scelta soggettiva, non ci sono formule magiche. Un sistema empirico è quello di guardare il cartone con il bambino e osservare le reazioni. Facendo qualche domanda si capisce anche se il bambino riesce a interpretare la storia e soprattutto come la interpreta.
La valutazione più attenta va fatta però su come è girato il cartone che bisogna analizzare bene. Cambi repentini di scena, troppa velocità nelle azioni, flash improvvisi, dialoghi frenetici non sono certamente adatti un un bambino piccolo.
Per bambini piccoli bisogna preferire dei cartoni “slow” che forse a noi possono apparire terribilmente noiosi ma che rispettano sicuramente di più i tempi dei bambini. Un esempio che mi viene in mente quello dei Teletubbies. I Teletubbies non sono a caso così lenti, ripetitivi, soft, ecc. Il modo stesso con cui sono girati denota attenzione e rispetto per i piccoli.
Purtroppo a fronte di una ormai ampissima scelta di programmi per bambini manca una sorta di “guida per il genitore” in modo da capire quale cartone è più adatto per una determinata età.
Faccio un esempio estremo tra Teletubbies e I Simpson. Pensate solo alla sigla. Quante poche cose accadono nei primi 30 secondi dell’uno rispetto all’altro.
A volte basa riflettere un poco per fare la scelta giusta o quantomeno quella meno sbagliata! :-)